80 proiezioni e sei giorni dopo l’inizio del Festival di Cinema dedicato alle produzioni made in Piemonte, è ora di proclamare i vincitorSi è conclusa domenica 11 marzo la 12a edizione del Piemonte Movie gLocal Film Festival, dopo 6 giorni durante i quali si sono susseguite oltre 80 proiezioni.
Anche quest’anno si è confermata una buona affluenza di pubblico che ha seguito le attese finali del concorso Spazio Piemonte, e i documentari, in concorso e non, di Panoramica Doc hanno come sempre suscitato un forte interesse grazie alle loro tematiche attuali.
In particolare S.A.L.P. Esercizio di memoria del Collettivo Cromocinque e Cinefiat presenta di Alessandro Castelletto hanno registrato il tutto esaurito, seguiti a ruota da A Sleeping Dog di Dario Martinez, La sindrome dei monelli di Alberto Coletta, Sale per la capra di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco e 10 di Vincenzo Cicanese che hanno visto un’ampia partecipazione del pubblico anche nei dibattiti successivi alle proiezioni.
Novità dell’edizione 2012, infatti, l’allestimento di uno Spazio Incontri adiacente alla Sala Il Movie (Cineporto) per permettere ad autori e spettatori di confrontarsi, per continuare lo scambio di stimoli iniziato in sala e non lasciare che si concludano una volta riaccese le luci in sala.
Ecco l’elenco dei vincitori con relativi giurati e motivazioni:
Concorso Spazio Piemonte
La giuria composta da Francesco Amato, presidente (regista cinematografico); Stefano Boni (responsabile programmazione del Cinema Massimo); Dario Cicchero (regista e responsabile servizi video per tornimedica.com); Mario Grasso (Presidente del Coordinamento Genitori Democratici “L.Malaguzzi”); Donatella Tosetti (segretaria generale di Film Commission Torino Piemonte)
assegna i premi
Miglior Cortometraggio
La panchina di Daniele Niola
“Per la capacità di far entrare lo spettatore nell’immaginario giocoso e sereno della storia lasciandogli un’allegria spontanea, e per l’elevatissima qualità fotografica, scenografica, di interpretazione e di messa in scena”
Il premio consiste in 1.000 euro in denaro.
Miglior Attore
Mohammed Saidi Alaoui (Aid El Kabir, La Festa Grande di Simone Giovine)
“Per la capacità di dare equilibrio tra semplicità ed emozione e per la naturalezza emersa dal rapporto con la macchina da presa”
Miglior Attrice
Emanuela Mascherini (Se son rose di Riccardo Banfi)
“Per la capacità di dare verità col solo supporto mimico a un personaggio inserito in un contesto surreale”.
Miglior Cortometraggio d’Animazione – premio Città di Moncalieri
Nana Bobò di Lucas Wild Do Vale, Andrea Cristofaro, Francesco Nicolò Mereu, Valentina Delmiglio. Prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Chieri
“Per aver trattato uno degli argomenti tabù per eccellenza in modo violentemente delicato”
Premio del Pubblico
La terapia di Elisa Micalef Premio del Pubblico – Miglior Cortometraggio Scuole
Villanova 150, ieri oggi e domani di Acting Out e Scuola Astesano – Villanova D’Asti
La Giuria Giovani composta da Giulia Boccaccini, presidente (attrice); Stefano Darchino (studente del Dams Torino); Alessio Demaria (studente del Dams di Torino); Glenda Mariani (co-fondatrice di Hepta Film); Francesca Monti (redattrice di Duellanti)
assegna il premio
Premio alla memoria del regista Guido Boccaccini
On Air di Demetrio Sacco
“Perche in un piano sequenza fornisce un ritratto spietato dell’ipocrisia e della vacuità di una tipica trasmissione televisiva italiana. I dialoghi brillanti e il contrasto tra fuori onda e diretta raccontano uno spaccato veritiero della nostra società, viziata dall’ossessione dell’apparire e incapace di riconoscere la giusta dignità al lavoro. Di fronte a tutto questo non resta che distogliere lo sguardo e ribellarsi, proprio come l’apparentemente innocuo ed anonimo cameraman, che da la spinta necessaria ad un metaforico iniziale cambiamento di questo quadro amorale quanto realistico.”
menzione speciale
Luigi è comunista di Gino Caron
“Per l’ottimale assemblaggio di elementi tanto attuali quanto storicamente e politicamente immortali. La freschezza di un cast giovane e spontaneo, attraverso una vivace colonna sonora ed un alternarsi di immagini limpide ed al contempo ironiche, trasmette una gran volontà di mantenere acceso l’impegno politico, così tanto svalutato al giorno d’oggi in particolare tra i più giovani.”
Tutti i premi, ad eccezione del Miglior Cortometraggio, consistono in prodotti Libera Terra.
La Giuria di Machiavelli Music Publishing assegna
Premio Machiavelli Music – miglior Colonna Sonora
La danza del piccolo ragno di Aurora Febo, Lucia Rotelli e Emma Vasile
“Per le atmosfere musicali capaci di alimentare, coadiuvando, la poesia delle immagini; l’intensità del soundtrack si legge anche nel capace uso del ritmo sapientemente costruito in relazione ai quadri di animazione. Colonna sonora da premiare per la creatività del mix di tradizione popolare e sound design di ricerca.”
Il premio consiste nella pubblicazione della colonna sonora negli stores online.
La Giuria di Cinemaitaliano.info composta da
Stefano Amadio, presidente (direttore responsabile di cinemaitaliano.info); Simone Pinchiorri (caporedattore di cinemaitaliano.info); Antonio Capellupo (redattore di cinemaitaliano.info); Carlo Griseri (redattore di cinemaitaliano.info)
assegna
Premio Cinemaitaliano.info – miglior Cortometraggio Documentario
Confini di Fabrizio Albertini
“Per essere un’opera tecnicamente riuscita, con inquadrature molto curate, una scelta stilistica chiara e una narrazione mai banale”.
Il premio consiste nella pubblicazione con recensione sull’omonimo portale.
concorso panoramica doc
La giuria composta da Daniele Gaglianone, presidente (regista cinematografico); Alessandro Agostinelli (direttore del Festival del Viaggio di Firenze); Giuliano Girelli (documentarista); Francesco Morgando (Associazione Maurizio Collino); Anna Maria Quagliato (Associazione Maurizio Collino)
assegna
Premio Maurizio Collino – miglior Documentario
ex-aequo a
La fabbrica è piena di Irene Dionisio
“Un documentario di impianto narrativo che dimostra la maturità di un’ottima scrittura registica e la base di un soggetto forte e meditato. Si raccontano tre vicende individuali complesse e poetiche. Nell’incontro reale con tre rumeni alla deriva esistenziale e sociale in una Torino inesistente ai loro occhi e muta di fronte al loro dramma, si compie il miracolo di un racconto in otto capitoli in cui sono declinati i temi più scottanti della nostra attualità: il barbonismo clandestino e la devianza alcolista, il degrado urbano e la dismissione di vecchie strutture produttive, l’assenza di lavoro e la fatiscenza dei bassifondi periferici. Lo spazio fantasmatico che accoglie l’ambientazione del documentario, diventa lo scenario di una sospensione dalla vita attiva, il palcoscenico concreto (e non teatralizzato) delle speranze vane e delle disillusioni cocenti di tre disperati. Non sono tre storie ad essere raccontate, ma tre esistenze che dai particolari evocano il declino universale del vecchio mondo europeo. Quest’opera, esemplare di un possibile diffuso prossimo futuro, cattiva coscienza delle immagine standardizzate di stampa e media, descrive un naufragio umano incomprensibile e assurdo. Si tratta di un’opera che parla alle coscienze di tutti noi attraverso le sirene del dolore e del tragicomico. Un esempio illuminante della nostra crisi attuale, non solo economica, ma anche culturale e morale, con una scelta ben calibrata di filmati d’archivio.”
Altra Europa di Rossella Schillaci
“Ottimo spaccato sulla vita quotidiana a Torino di qualche centinaio di rifugiati africani. Si traccia un percorso sull’ingiustizia di alcune norme relative al diritto di cittadinanza, con una visione duplice, che arriva al cuore dei problemi delle singole persone all’interno del problema collettivo dei rifugiati. Si affrontano gli argomenti del lavoro, della religione, del cibo, delle radici, con un occhio registico di tipo antropologico. Il documentario pur restando dentro stilemi tradizionali racconta bene le vicende dell’organizzazione sociale dello stabile occupato dagli immigrati e le relazioni con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato. Un classico documentario che mette in primo piano le questioni concrete dei rifugiati con un taglio da inchiesta di approfondimento giornalistico.”
Il premio consiste in 2.500 euro in denaro donati dall’Associazione Maurizio Collino.