domenica, Ottobre 6, 2024
 
CINEMA INDIPENDENTE

Ecovanavoce di Tommaso Urciuolo

 
 

Toni cupi e una tensione che assale a poco a poco lo spettatore. Spettatore che diventa protagonista immedesimandosi nell’unico attore in scena nell’ultimo film diretto dal  regista napoletano Tommaso Urciuolo. Il lavoro si intitola ‘Ecovanavoce’, è un mediometraggio di 37 minuti . L’opera è il viaggio di un uomo tra i suoi fantasmi, un’esperienza esistenziale che lo tormenta trascinandolo al confine con la follia. All’inizio del film, il protagonista si sveglia per terra sotto lo scrosciare della pioggia, è confuso e disorientato, non sa dove si trova. “Il protagonista vede e sente voci, oggetti e persone, come frammenti di una vita passata, che adesso gli sfugge – racconta il regista . E’ solo l’inizio della sua discesa verso gli inferi nella quale, oltre a recuperare in maniera confusa i ricordi, dovrà soprattutto ancorarsi saldamente alla propria sanità mentale e fare in modo che la follia e il terrore non si impadroniscano di lui”.
Ecco come la frase tratta dal ‘Macbeth’ di Shakespeare, “L’orrore del reale è nulla contro l’idea dell’orrore”, introduce perfettamente lo spettatore in un susseguirsi di profonde emozioni e sensazioni scaturite dalla pellicola. La stessa ambientazione tra le città di Benevento, Tocco Caudio e Paduli evocano la solitudine del protagonista, “l’assenza di speranza che si ripete all’infinito”, come spiega il regista. Il film ha richiesto un anno di lavorazione, è stato scritto dal giovane sceneggiatore Marco Sommella con le musiche di Adriano Aponte, il protagonista di ‘Ecovanavoce’ è Fabrizio Ferracane, attore teatrale e cinematografico, che ha recitato nel film ‘Il capo dei capi’ di Enzo Monteleone.  Sin dalla sequenza titoli vediamo quanto la l’ambientazione sia importante all’interno del film e quanto sia suggestiva, spaventosa e affascinante. Il regista gira molti piano sequenza piuttosto lunghi che catturano lo spettatore, lo avvolgono e lo coinvolgono nella vicenda del protagonista. Si tratta di un film d’atmosfera, silenzioso – commento musicale per niente invadente e assoluta mancanza di dialoghi – che inchioda lo spettatore allo schermo e lo spinge alla riflessione, quantomeno al pensiero. Non c’è nulla di chiaro, niente ci viene spiegato, tutto è lasciato all’intuizione e all’interpretazione interiore di chi guarda.

La cifre stilistiche di Ecovanavoce sono diaframma alla massima apertura e presenza continua del fuori fuoco: il fuoco cambia spesso soggetto, non è subito rivolto al “protagonista” del quadro, non dice immediatamente cosa ci vuole mostrare; si potrebbe leggere come un invito per lo spettatore a non fermarsi alle apparenze: niente è come sembra in questo film, «e nulla è se non ciò che non è», come riporta la citazione iniziale.

   
 
 
Redazione
the authorRedazione
iMOVIEZ Magazine
Per pubblicare un articolo o un annuncio inviare una mail a redazioneimoviez@gmail.com- iMOVIEZ magazine non ha nessun rapporto con le aziende e i privati che segnalano i casting, la redazione esercita un'azione di monitoraggio sui contenuti pubblicati sul nostro sito, ma non possiamo garantire la correttezza e l'affidabilità di annunci pubblicati/segnalati da terzi o prelevati da altre fonti. Invitiamo i nostri utenti a prestare sempre massima attenzione e a segnalarci eventuali problemi in merito a questo o altri annunci, inviandoci una e-mail."  
error: Contenuto protetto