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JESSICA POLSKY SI RACCONTA SU iMOVIEZ MAGAZINE

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Arianna Valentini intervista in esclusiva per iMOVIEZ magazine la nota attrice internazionale Jessica Polsky, vincitrice del Premio Vincenzo Crocitti 2018.

 

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Acclamata performer dei più amati musical di Broadway: dai piu’ importanti teatri di NYC al resto del mondo in tour, in Italia Jessica Polsky è conosciuta per i suoi numerosi progetti televisivi di successo, tra i quali: Camera Café (Italia1), Piloti (Rai), Finalmente a casa (Canale5), Così fan tutte (Italia1), Quelli dell’intervallo (Disney), Volo in diretta con Fabio Volo (Rai), per la conduzione di trasmissioni come: Festivalbar (Italia1), Robbie Williams live da Berlino (Italia1), Sputnik (Italia1), Masters of magic (Rai), ed in giuria per importanti talent come iCrew (Mediaset). Tra i tanti impegni televisivi e cinematografici, non mancano anche ruoli da protagonista in importanti produzioni teatrali e ruoli “dietro le quinte” all’interno della produzione e creazione di diversi progetti in tutti i settori dello showbusiness.  Parallelamente alla sua carriera italiana, Jessica continua a essere presente in progetti di prestigio anche nel mercato americano. Tra questi spiccano: il film biografico Manhattan Madame, per la rete americana Lifetime Network, nei panni della protagonista “Kristin Davis”, e la prima mondiale dello spettacolo di prosa Ghost Wife Radio Off-Broadway a NYC come protagonista assoluta. Recentemente ha terminato le riprese come attrice co-protagonista del film Ulysses, di Federico Alotto, affiancando Danny Glover, Udo Kier, e la cantante Skin.

Non c’è bisogno di presentazioni: da quasi 15 anni in Italia hai conquistato il cuore degli italiani. Raccontaci il tuo esordio?
Il mio esoridio assoluto nello spettacolo risale all’eta’ di 3 anni. Ebbene si’, faccio questo mestiere da piccolissima quando ho scoperto l’amore per la danza. La passione per la danza ed i durissimi anni di formazione formale e classica, mi hanno portato ad innamorarmi anche della recitazione e del canto. Insieme questi percorsi non potevano che creare una carriera nei musical di Broadway a New York ed in tournee’ per tutto il mondo. Il teatro, allora, era il mio primo vero amore e non pensavo che mi sarei mai dedicata ad altro. Invece in Italia, a sorpresa, mi si e’ aperta una porta davanti alla macchina da presa. Qui ho lavorato principalmente come attrice di televisione e cinema. Il mio vero “esordio” italiano, allora, era sul piccolo schermo con la sitcom Camera Cafe’.

Sei una bravissima attrice ma anche una conduttrice, spazi dal cinema, televisone al teatro. Quali di questi ti ha dà più emozioni?
Questa e’ davvero una domanda difficile!  Come chiedere ad una mamma se ha un figlio preferito…certo che no. Diciamo che danno emozioni diverse. Sono mezzi diversi di comunicare con il pubblico. Sul palco, quella comunicazione e’ immediata ed e’ anche a “doppio senso”: ricevi la risposta a quello che stai facendo immediatamente, cosi’ ti puoi divertire a modificare la performance e provare soluzioni nuove, in base al feedback che ti arriva, in tempo reale. Il palco e’ il miglior modo, secondo me, per tenersi svegli, allerti, bravi e mai troppo “agiati” sui propri allori come artista. Le fiction e il cinema sono davvero una bella sfida per un attore, perche’ e’ un altro modo di rapportarti con lo spettatore: hai di mezzo una macchina da presa, una cosa fredda fatta di plastica, vetro, cavi, che filtra quello che stai facendo per le persone dall’altra parte. Devi imparare come interagire con quell’ aggeggio, plasmare quello che sai fare di competenza per venire incontro alle sue esigenze, ai suoi limiti ed alle sue potenzialita’–che sono completamente diversi da quelli del palco. Invece condurre per me e’ purissima gioia. Mi sento una bambina ogni volta e mi diverto tantissimo. Tanti miei colleghi attori non ne vogliono sapere di condurre, e’ vero che fa paura essere “se stessi” e rivolgersi direttamente alla telecamera ed alla gente a casa. Senza personaggio, senza maschere, senza scudi di finzione. Pero’ e’ un’emozione molto forte, come anche una grossa responsabilita’. L’andamento ideale della mia carriera e’ di continuare a fare tutte queste cose!

 
 

Il 3 dicembre scorso vieni premiata nella sesta edizione dal Premio “Vincenzo Crocitti ” nella categoria “Attrice Internazionale”. Quali sono state le tue emozioni?
Gia’ avere il piacere di fare il mio mestiere in Italia e’ un dono immenso, per non parlare di tutto il resto che l’Italia mi ha regalato tra ospitalita’ e felicita’ della vita. Ricevere poi questo onore, associato ad un nome cosi’ immenso e nella compagnia di amici e colleghi che sono dei talenti stratosferici, e’ stata un’emozione indescrivibile. Ero negli USA quando me l’hanno comunicato e andavo in giro giorno e notte con un sorriso sulle labbra raccontandolo a tutti.

Come hai conosciuto il Presidente Francesco Fiumarella del Premio Vincenzo Crocitti?
Ho conosciuto Francesco dal momento che mi ha contattato per comunicarmi del premio che mi aveva assegnato.

Professionalmente cosa ti aspetti da tale premio?
Su un piano professionale la cosa che ho piu’ apprezzato era l’occasione di conoscere meglio diversi colleghi e collaboratori del nostro mestiere al gala del premio. Credo molto nel creare una comunita’ di simili artisti, tifarci ed aiutarci a vicenda. Occasioni come questa sono oro per stringerci e fare gruppo.

Aritisticamente a quale Muse ispiratrice vorresti assomigliare?
Non ho necessariamente una Musa ispiratrice a cui vorrei assomigliare. Ho sempre creato il mio proprio percorso nella vita, particolare e tutto mio. Di sicuro ci sono grandi nomi che stimo, ma per motivi vari: o per il talento, o per le sagge scelte di carriera, o per il generoso contributo di aiuto per iniziative benifiche utilizzando la propria visibilita’.

   

Definisciti in tre frasi.
“Throw your dreams into space like a kite, and you do not know what it will bring back, a new life, a new friend, a new love, a new country.” ― Anais Nin” (“Lancia i tuoi sogni in alto come un aquilone, e non sai cose ti riporta: una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese.” — Anais Nin)

“The craft of acting dismantles the realms of private personal space and shows human nature for what it truly is; simple and fragile” ― Val Uchendu (“L’abilita’ di recitare disfa i regni di spazi privati e personali e svela la natura umana per quello che e’ realmente: semplice e fragile.” ― Val Uchendu)

“You should want to act only because you want to be led to something bigger in life.” ― Stella Adler (“Dovresti voler recitare unicamente perche’ vuoi essere condotto verso qualcosa ancora piu’ grande nella vita.” — Stella Adler)

Ultimo tuo Film “Ulysses: A Dark Odyssey” ti vede nel ruolo di una dei protagonisti accanto a dei personaggi del calibro di Danny Glover e Skin. Ci vuoi raccontare la tua esperienza?
Questo film mi ha dato davvero tantissimo. E’ stata, prima di tutto, l’occasione di far vedere al pubblico italiano anche il mio lato “drammatico” come attrice. Sono gratissima per la carriera da attrice “brillante” e comica che l’Italia mi ha regalato, ma non ci deve essere un’unica definizione di artista. I miei lavori negli USA variano molto tra generi, mentre in Italia e’ solo grazie a questo film che ho avuto l’occasione di lavorare in un’altra chiave. Le star che ci hanno lavorato (Danny Glover, Skin, Udo Kier, Anamaria Marinca) sono state eccezionali. Sul set erano umili, disponibili, rispettosi, generosi, instancabili. Credevano tutti fortissimamente in questo progetto e rifiutavano di accontentarsi, insistendo su ciak dopo ciak finche’ non era perfetto, per il bene del film.

Prossimi progetti?
Dopo Ulysses, e il riconoscimento datomi dal Premio Crocitti, il mio percorso artistico si sta indirizzando sempre di piu’ verso il cinema. Questo mi fa molto piacere perche’, dopo una vita sul palco e tanti bellissimi anni in televisione, il cinema e’ anche il mezzo con la quale quale vorrei crescere e migliorare.

Questa carriera ti ha portato delle sorprese inaspettate?
Sono molto contenta di un percorso parallelo al mio da interprete che ha preso vita negli ultimi anni: sto lavorando sempre di piu’ dietro le quinte, all’interno della squadra di sia sceneggiatura che regia. Sono diverse le sceneggiature delle quali ho fatto l’adattamento in inglese dall’italiano per scambi e proposte tra i due mercati, o per film che bisognava girare gia’ in inglese pronti alla distribuzione mondiale. Ma sopratutto, sto lavorando parecchio come acting coach sui set di fiction e film. Non pensavo, ma le soddisfazioni di guidare e supportare un cast di attori per ottenere il massimo delle loro potenzialita’ sono ancora piu’ grandi di essere direttamente in scena. E’ un lavoro che amo molto: essere in trincea con gli attori, aiutarli, lavorare sulle battute, cercare gli input corretti da dare perche’ si accenda loro la “lampadina” in scena e sappiano come affrontare il personaggio e la scena con sicurezza e felicita’. Nonche’ e’ una figura di grande supporto per la regia. Lavorore fianco ai registi per alleggerire la gestione del cast, mettendoti come prima persona e punto di riferimento per gli attori, li libera per invece dedicarsi alle tante complicazioni tecniche della scena ed ottimizzare i tempi. Il regista ha tanti “reparti” enormi da portare avanti in ogni momento sul set e se c’e’ qualcuno che si sta occupando del grosso della recitazione, lui o lei deve solo affinarla una volta che si gira (e’ quindi meglio per tutti). Ultimamente sono acting coach per diversi progetti della Disney, con cast molto giovani, la maggior parte degli attori alle primissime armi e per la prima volta su un set professionale. In quei casi avere una persona di riferimento dedicata solo a loro e’ fondamentale. Finisci di non essere solo un’insegnante di recitazione ed importante guida per la prestazione artistica, ma anche un mentore per spiegare come funziona il set, il linguaggio, le meccaniche, come comportarsi–l’ABC del nostro mestiere insomma!

Grazie Jessica per questa chiacchierata, speriamo di riaverti presto sulle pagine di iMOVIEZ Magazine
Grazie a voi ed un calorosissimo saluto a tutti i lettori di iMOVIEZ

 

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jessicapolsky.com

 

 

 

 

 
 
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