LUNGOMETRAGGI

A MARZO LE RIPRESE DE ” IL MIO GIORNO ” DI STEFANO USARDI

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foto_conversazione2Matteo ha 72 anni e ha deciso di farla finita. Ma organizzare una festa per il suo ultimo giorno è più difficile del previsto, tra il disagio degli addetti ai lavori e i parenti che si affannano per recuperare gli anni perduti. Inizia così una girandola di situazioni situazioni paradossali, con corredi funebri improbabili e lapidi all’ultimo grido.  “Il film è la storia di un’allegra solitudine, la storia di una famiglia che si è disgregata negli anni per cui quest’uomo escogita una cerimonia per riunirli tutti” – così Sergio Fiorentini, attore e doppiatore (ricordate il personaggio “Rafiki” de Il Re Leone?) protagonista della pellicola accanto a Maria Pia di Meo, da molti definita la “regina del doppiaggio” (Meryl Streep, solo per dirne una). Gli altri interpreti sono tutti nomi noti del panorama artistico italiano, conosciuti soprattutto per le loro frequenti partecipazioni alle migliori serie televisive italiane: da “Il maresciallo Rocca” a “Don Matteo”, passando per “Un medico in famiglia” e “La squadra”. Ecco quindi Anna Sozzani, Rita Colantonio, Giuseppe Antignati, Giovanni Morassutti, Riccardo de Torrebruna.  Nei giorni scorsi si è tenuto al teatro Camploy di Verona il casting per definire comparse e ruoli minori. Sono stati circa 100 gli aspiranti attori provinati in tre giorni.  Il mio giorno nascerà anche grazie al contributo del pubblico. Infatti, è stata lanciata l’iniziativa di crowdfunding, ovvero la raccolta di fondi tramite il web. Il messaggio è semplice: se vuoi sentirti parte di questo film, se vuoi essere anche tu un “produttore”, lo puoi fare con un piccolo investimento, grazie a internet. Basta andare sul sito www.produzionidalbasso.com e alla pagina del progetto si possono donare quote a partire da 20 euro, in cambio si riceve la possibilità di essere citati nei titoli di coda del film, oltre a gadget e benefit vari. Naturalmente questa non sarà l’unica forma di finanziamento del film che sta ancora reperendo fondi da privati e ha già ottenuto il patrocinio della Verona Film Commission e del Comune di Verona. Il regista bellunese Stefano Usardi, veronese di adozione, ha già diretto e prodotto il film “Ventisette” con il quale ha ottenuto un buon riscontro di pubblico. La fotografia di quest’opera sarà curata da Luca Orlandi, professionista nel settore delle riprese video, oltre che docente dell’Accademia di Belle Arti di Verona. Il resto della troupe è composta da giovani professionisti veronesi con un’età media intorno ai 30 anni.   Gli autori sono intenzionati a fare un film nella più bella tradizione italiana, quella del Cinema con la lettera maiuscola ma lontano dai soliti luoghi noti. L’opera sembra ammiccare anche a quel filone della commedia americana di maggior successo negli ultimi anni, quello del cinema indipendente, che trova un vasto risvolto di pubblico anche internazionale. Il tema trattato è spinoso: il suicidio. Ma il sapore è quello della commedia: “è un grottesco, è qualcosa a cui non siamo abituati in Italia, sono sicuro che verrà apprezzato da molti” – sono le parole di Sergio Fiorentini.

 

   

 

 


 

 

 

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