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NUNZIO BELLINO, ATTORE E PERSONAGGIO, QUANDO UNA STORIA VERA DIVENTA UN FILM

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Intervista all’ attore Nunzio Bellino, protagonista del corto Elastic Heart.

 

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La vita è così. Fragile, preziosa e imprevedibile. Ogni giorno che passa non è un nostro diritto, ma un dono che ci viene dato. Così si può riassumere il profondo messaggio di ” Elastic Heart” cortometraggio che non lascia di certo indifferenti, sceneggiato e diretto da Giuseppe Cossentino che vede protagonista indiscusso, l’attore Nunzio Bellino, tratto dalla storia vera di questo ragazzo napoletano, affetto dalla rara sindrome di Ehlers Danlos rimbalzato dopo questo lavoro cinematografico sulle cronache della popolarità.

Ciao Nunzio, per prima cosa ti volevo chiedere come ti senti quando la gente ti considera una star in senso positivo quando in realtà lo fa per qualcosa che non lo è poi così tanto?
Si, la situazione è divertente. All’inizio ero un po’ spaesato. Però, è bello essere riconosciuti per strada, partecipare ad eventi mondani importanti, concedere selfie e fare video per le tante persone che ti mostrano affetto e solidarietà , dopo il successo del cortometraggio “ Elastic Heart” che mi vede protagonista, firmato dal bravissimo sceneggiatore e regista Giuseppe Cossentino che racconta la mia vita con grande sensibilità e tatto. Per chi ha già visto il corto come voi sa di cosa parlo. Sono felice perché ho avuto dei risultati, il mio obiettivo era far conoscere la Sindrome di Ehlers- Danlos ed aiutare gli altri con la mia stessa patologia o con sindromi diverse, a non arrendersi, anzi incito a lottare ed a affrontare sempre la vita con il sorriso sulle labbra. Ma si sa, a volte non è per niente facile.

Puoi raccontarci qualcosa in più sulla tua sindrome?
La Sindrome di Ehlers- Danlos, è una patologia subdola, di trasmissione genetica che va da persona in persona. I segni e sintomi della sindrome possono variare a seconda della tipologia ( classica, ipermobile, vascolare e tante altre tipologie). Ogni segno e sintomo è riconducibile alla difettosa o ridotta produzione di collagene. La Sindrome colpisce in particolare le articolazioni, la pelle e i vasi sanguigni. Quasi tutti noi affetti da Ehlers- Danlos, abbiamo una lieve insufficienza mitrica. Nei casi più gravi può portare alla morte. Ovviamente devo condurre una vita tranquilla, dobbiamo stare attenti a non farci male perché siamo soggetti a lussazioni e gonfiori, dato che siamo più fragili e delicati, sia esternamente che internamente.

Abbiamo visto il corto Elastic Heart è quel che riesci a fare è straordinario, da Guinness World Records. Com’è nata l’idea?
L’idea è nata dall’incontro con il regista e sceneggiatore Giuseppe Cossentino, durante un caffè a Napoli gli ho raccontato la mia storia nei minimi particolari, partendo dalla mia infanzia, la scomparsa improvvisa di mia madre a quarant’anni , della quale ho ancora immortalato il ricordo nella mia mente. Ero un bambino quando è successo e certe cose non si dimenticano. Giuseppe ha colto ed elaborato tutti i dati ed ha capito con grande intelligenza cosa si nascondeva dentro al mio cuore , ecco da dove nasce il titolo del lavoro filmico “ ELASTIC HEART” “Cuore Elastico”. Un titolo che racchiude tutto, dietro l’elasticità della mia pelle ci sono sentimenti profondi e senza tempo con ricordi che certamente non possono essere scritti in un testo o una sceneggiatura, sono reali e Cossentino con la sua magica penna è riuscito con grande maestria a farli risaltare su carta e sia dal punto di vista registico attraverso le immagini.

 
 

Noi ora guardiamo la star con tanto seguito sui social network, ma questa diversità è stata un problema di integrazione sociale per la tua vita?
Ho subito discriminazione, bullismo e cyberbullismo, tutto ciò mi ha reso una persona più fortificata.

Il sorriso che metti sempre in primo piano è un bellissimo messaggio per chi vive ogni giorno delle difficoltà, senti la responsabilità di essere un punto di riferimento per alcuni? Cosa vorresti dire ai ragazzi che vivono delle difficoltà dovute a sindromi genetiche?
Si vorrei essere un utile punto di riferimento, un modello, un esempio da seguire. E vorrei dire a chi soffre di sindromi genetiche in generale che non si è soli al mondo, siamo persone ed esseri umani, abbiamo un cuore, sentimenti, sogni e amiamo come tutti gli altri.

Il regista di Elastic Heart è Giuseppe Cossentino, Giuseppe come nasce il tuo rapporto con Nunzio?
Si il rapporto con Nunzio nasce in un incontro fansclub. Io provengo come sceneggiatore e regista dalla webserialità e lui seguiva le mie serie su internet. Mi ha contattato su facebook e ci siamo dati appuntamento in un bar, dove mi ha raccontato la storia della sua vita e mi ha mostrato la sua straordinaria capacità. Il resto credo che sia tutto nel cortometraggio che bisogna vedere assolutamente per carpire la personalità di Nunzio e la sua storia che merita di essere conosciuta!

   

Un corto davvero toccante e molto forte, qual è stato il suo percorso? Avete pensato di mandarlo a qualche festival di cortometraggio fuori dal mondo del web?
Il corto ha un percorso abbastanza particolare, ha avuto una risonanza mediatica senza precedenti, tra testate nazionali, riviste internazionali, e testate web anche internazionali e tv hanno parlato di noi lanciando Nunzio nel mondo cinematografico come personaggio, conosciuto come l’uomo elastico. Inoltre, Nunzio tiene a precisarlo non è solo “ l’uomo elastico”, il fenomeno, è soprattutto un attore a tutti gli effetti che mette anima, cuore e professionalità nel suo mestiere. Inoltre, Elastic Heart ha vinto ben due Oscar del Web, una grande soddisfazione. Certamente non si fermerà al web, che resta sempre la più potente e immediata vetrina. Una vetrina che preferiamo alla tv, dato che oggi argomenti delicati come questo sono un po’ bistrattati, dato che danno spazio sempre a quei personaggi inutili che perdono la loro dignità litigando in tv. Il corto ha l’obiettivo di fare altre rassegne nazionali e internazionali. I nostri prossimi obiettivi sono Venezia, il Giffoni e qualche concorso all’estero, dato che il cortometraggio sarà tradotto in varie lingue.

Quali sono i vostri prossimi progetti?
Tra i nuovi progetti c’è il cortometraggio “ La Caffettiera Napoletana” la famosa “cuccumella” tratto da un monologo di Giuseppe Cossentino che tratta delle antiche tradizioni del caffè fatto da questa famosa macchinetta sostituita dalla più moderna e veloce Moka . Poi ci sarà un corto dal titolo “ Un Giorno a Napoli” che mi vedrà tra i protagonisti nelle vesti di Cicerone della città” E in cantiere prossimamente ci sarà una pellicola horror psicologico. Però, non voglio aggiungere altro, tante cose bollono in pentola. Sentirete ancora tanto parlare di Giuseppe Cossentino e Nunzio Bellino!

Grazie mille per questa intervista!

 
 
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