Il quasi defunto e stanco e angelo della morte percorre per l’ultima volta le vie di una tranquilla città, uccidendo ogni persona che incontra con un semplice contatto, prima di far nascere da se stesso un nuovo e malvagio mietitore. La demented gore productions, di Davide Pesca, ci propone un horror/splatter molto semplice ma di forte impatto, che ci fa assistere a morti abberranti causate dalla fantasia del regista. Sono molto apprezzabili effetti speciali artigianali e l’ottimo make-up curato dello stesso Pesca. Il quale riesce a far sembrare discretamente credibili le situazioni più curiose e imprevedibili, utilizzando trucchetti interessanti ed originali, grazie anche a un montaggio da videoclip, che avanza a ritmo di musicarendendo l’opera interessante dal punto di vista tecnico e ritmico.Iinteressante è la colonna sonora di Joy Coroner, che ci regala un ottimo brano psichedelico/rock che rende ancora più inquietante il cortometraggio. I difetti in Rip Angel sono purtroppo la regia e gli effetti speciali digitali, aspetti ancora poco maturi nelle produzioni di Pesca, anche se ampi margini di miglioramento sono ben visibili all’orizzonte.
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