Herbarie le chiamavano streghe è uno spettacolo teatrale in scena al Doppio Teatro di Roma, messo in scena dalla compagnia teatrale Anemofilia, il testo è scritto da Silvia Pietrovanni mentre la regia è affidata al regista Simone Fraschetti, ma cosa sono le Streghe? c’è lo spiega l’autrice con questo nuovo spettacolo. Streghe, sotto questa parola si nascondevano anche le donne sapienti che conoscevano bene l’uso di piante risanatrici. Nella condanna delle streghe va a confluire il risentimento della medicina dotta e maschile per quella popolare e femminile, una medicina che si avvaleva dell’esperienza diretta sul corpo, corpo sul quale la medicina voleva avere il possesso, e il controllo. Chi erano queste donne e come curavano? Tre donne erboriste, tre età per un’arte antica, che vedeva nelle piante non solo la sostanza ma anche la sua qualità spirituale, coscienti che ogni filo d’erba ha la sua voce e la sua storia. Sulla scena Mercuria, la nonna, che ha tramandato alla figlia, Caterina, la sua sapienza e la sua visione, e Lucia, la più giovane apprendista herbaria. La gente del popolo bussa alla loro porta, chiede loro aiuto e consiglio, coscienti di trovare ascolto e comprensione come prima cura. A spezzare il loro legame una figura maschile che da medico moderno si trasforma in inquisitore, svelando un continuum di pensiero che dal Medioevo a oggi porta alla svalutazione, se non alla condanna, delle medicine alternative.
[hana-code-insert name=’Payclick 468X60′ /]
Testo di: Silvia Pietrovanni
Regia: Simone Fraschetti
Cast
Caterina: Silvia Pietrovanni
Medico/inquisitore: Simone Fraschetti
Lucia: Valentina Conti
Mercuria: Rossella Barrucci
In scena dal 31 ottobre 2014 al Doppio teatro di ROMA