Attori/iciINTERVISTE

INTERVISTA A PIETRO DE SILVA

169Views
 
 

1924048_978809848881763_1970342089367161705_nLa nostra Arianna Valentini incontra il commediografo attore e regista romano Pietro De Silva.

 

[hana-code-insert name=’BANNER 1′ /]

   

 

Pietro De Silva, è  uno di quegli attori che non ha certo bisogno di presentazioni. Conosciutissimo al pubblico del grande schermo a quello della tv, ma anche e soprattutto a Teatro la sua seconda casa, sempre impegnato in spettacoli di grande successo di pubblico e critica. Al Cinema ha lavorato con il grande  Federico Fellini nel Film La nave va, Roberto Benigni nel Film La vita è Bella (Film vincitore di 3 Premi Oscar), Luciano De Crescenzo nel Film la Croce e delizia, Sergio Corbucci nel Film Sing Sing, Marco Bellocchio nel Film L’ora di Religione, Sabina Guzzanti nel Film la Bimba la Doppia e con Sergio Castellito nel Film Non ti muovere. Tra i tanti premi vogliamo ricordare  una menzione speciale della critica ai nastri d’argento del 1996, come protagonista nel cortometraggio Il vampiro noioso. Ha partecipato a numerose Fiction,Gioco a incastro di E. Castellari, Carabinieri 2, La squadra, S.P.Q.R., Un medico in famiglia, Distretto di Polizia, Un prete fra noi, Valeria medico legale per la regia di Giulio Base e Padre Pio sempre dello stesso regista.  Per “Fortunatamente insieme” ben 35 puntate su RAIUNO è stato autore e interprete.

Ciao Pietro e benvenuto su iMOVIEZ Magazine, la prima domanda è scontata: Come nasce il tuo percorso artistico?
La cosiddetta “fulminazione” per questo mestiere è casuale, involontaria e inaspettata.È una fascinazione improvvisa ,non si sa da che cosa derivi, avevo 12 anni facevo il boy scout e mi piaceva recitare in brevi brani di commedie comiche di Eduardo ,è un po’ come l’innamoramento una sensazione dionisiaca, io penso che l’attrazione del palcoscenico sia uno di grandi misteri della natura ,una volta che ti ha catturato, non ti lascia più per tutta l’esistenza

Artista poliedrico, spazi dai cortometraggi ai lungometraggi passando per il piccolo schermo e per il teatro, cosa ti ispira nello scegliere un progetto?
Oggi la parola “scelta” è diventata veramente un parolone ,un eufemismo folle ,è una fortuna se ti capita un ruolo inconsueto e particolarmente affascinante, quando ti capita …e se ti capita ,resta impresso nella mente degli spettatori per sempre ,e spesso anche nel corso degli anni ti ricordano ,magari anche per una piccola partecipazione di un film di 20 anni fa, sono alchimie curiose. Io ho sempre detto e continuo a dire, che non bisogna perseguire la quantità ,ma la qualità, soprattutto se si vuole raggiungere una sopravvivenza artistica soddisfacente e continuativa

bartolomeo-guido-lavitabella

iMOVIEZ è notoriamente un forte sostenitore del cinema indie, qual’è il tuo rapporto col cinema indipendente?
Lo adoro ,sceneggiature fenomenali e soprattutto una grande professionalità in questi giovanissimi giovanissimi film maker.Non sono solo un sostenitore ma anche,un incoraggiatore di nuovi talenti . Purtroppo nel campo produttivo non sono molto lungimiranti e spesso si fanno sfuggire registi di talento, continuando a perseguire una logica produttiva basata solo sui nomi ,una logica di comodo ,che non paga ,non a caso molto spesso poi al botteghino si livellano del flop colossali

 
 

C’è un personaggio al quale sei più legato?
uno dei personaggi più belli e intriganti che ho interpretato è stato Rocco nel film “Henry” per la regia di Alessandro Piva un tossicodipendente all’ultimo stadio, cinico e opportunista. Ma anche Alfredo , il chirurgo di “Non ti muovere” nel capolavoro di Castellitto o il personaggio del commissario Boris Giuliano nella meravigliosa serie “Il capo dei capi”. Inutile dirlo che in assoluto ho nel cuore Bartolomeo de “La vita è bella” .

Sei uno degli interpreti del nuovo film di Massimiliano Bruno “Beata Ignoranza”, ci puoi raccontare qualcosa di inedito sul film?
Massimiliano è un amico di vecchia data, ha un’ironia straordinaria e una contagiosa simpatia che si porta sul set, il clima è talmente allegro e folle ,che le ore di lavoro scorrono meravigliosamente. Ho un’identità di vedute con lui ,per quanto riguarda il plot e la sceneggiatura, è un film e imprevedibile e oltretutto ha tematiche di grandissima attualità, come la dipendenza dai Social Network tanto per dirne una. Ha due formidabili attori protagonisti che sono Marco Giallini Alessandro Gassman, persone peraltro umanamente meravigliose. Durante la scena dei monologhi iniziali Massimiliano ha dato l’opportunità gli attori di personalizzare e al massimo i propri ruoli ,in questo si è rivelato una persona di un intelligenza creativa ,perché gli piacciono gli attori propositivi, cosa non comune nel panorama del cinema italiano

Parlaci del tuo personaggio?
Ulderico un cinquantenne ex militante dell’ultra sinistra affascinato anche dalle nuove frontiere dell’informatica ma nello stesso tempo profondamente nauseato da questa ossessione galoppante del web, che attanaglia tutti quanti e che ci fa restare incollati ai nostri smartphone 24 ore su 24

pietro de silva - imoviezmagazine.it

   

Attualmente in cosa sei impegnato?
attualmente sto interpretando l un ruolo molto bello nel dramma di Pirandello “così e se vi pare” al teatro Manfredi, poi farò una ripresa di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett al teatro Marconi , quindi interpreterà un ruolo di un prete folle ed esagitato in un bellissimo film di Claudio Ripalti dal titolo” la banda grossi” ambientato tutto nel 1861 , storia di un’organizzazione brigantesca del Risorgimento italiano che operò nell’area settentrionale della regione Marche, tra il 1861 e il 1862. Prende il nome dal suo capobanda, Terenzio Grossi.

Progetti per il futuro?
Diversi progetti,fra gli altri : un interessantissimo Lectura Dantis a Ravenna una sorta di saggio spettacolo incentrato sul sommo poeta e poi un meraviglioso testo di Manlio Santanelli dal titolo “uscita d’emergenza “ per la regia di Francesco Menconi

Un consiglio che daresti ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera?
Di avere una pazienza infinita, di non perseguire il successo a tutti i costi e di avere saldo un principio morale ovvero quello che le occasioni migliori capitano a tua insaputa , più sei ostinato a cercarle più avrai la certezza che non ti verranno mai incontro. Tutto è legato alla fatalità ,non bisogna prendere sottogamba nessun progetto, anche il più piccolo può essere un buon vettore per il passo successivo. Bisogna applicarsi a con la massima professionalità perché anche quello che tu ritieni più insignificante o magari non opportuno può rivelarsi una chance determinante per l’immediato futuro. Infine di staccare la spina e non stare tutti i giorni a pensare continuativamente ed ossessivamente a questo mestiere, la salvezza per un attore è quello di crearsi spazi mentali e creativi assolutamente paralleli e distanti dal palcoscenico e dal set.

Grazie Pietro per questa intervista, speriamo di riaverti al più preso sulle pagine di iMOVIEZ Magazine

[hana-code-insert name=’BANNER 2′ /]

 

 

 

Pietro De Silva – IMDb

 

 

 

 

 

 

 

 
 
Arianna Valentini
the authorArianna Valentini
Direttore Editoriale
Arianna Valentini, attrice professionista, doppiatrice, presentatrice di eventi Moda e Festival. Conduttrice, giornalista e volto ufficiale di Web Tv Studios, dal 2015 conduce numerosi programmi radiofonici in diretta nazionale sulle radio " RCB Radio per Passione " e " Radio System Network ". Collabora in qualità di conduttrice e giornalista in numerosi di programma televisivi. Modella e testimonial di Brand Nazionali ed Internazionali , da Aprile 2017 è direttore editoriale di iMOVIEZ Magazine.
error: Contenuto protetto