In occasione della quinta edizione dell’ AIFF, la redazione di iMOVIEZ intervista il presidente di giuria Franco Oppini.
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Il noto attore Franco Oppini ci parla dell’ Ariano international Film Festival giunto alla sua V edizione, un intervista che ci spiega come il festival campano stia diventando sempre più importante.
Ciao Franco e benvenuto su iMOVIEZ Magazine, l’AIFF è giunto alla sua 5 edizione, e tu ricopri il ruolo di presidente di giuria dalla nascita del festival, come è nata questa idea di collaborazione?
L’idea è nata durante un rapporto lavorativo con l’ideatrice del AIFF Annarita Cocca, lei mi parlò di questa sua volontà di fare un festival, che trattasse diversi generi, un festival esteso che spazia dai classici lungometraggi e cortometraggi al web, all’animazione, coinvolgendo anche le scuole. Una gran bella idea che mi ha colpito immediatamente e che ho trovato molto interessante. Già dalla prima edizione infatti abbiamo visto che la manifestazione era molto seguita, perchè evidentemente c’è molta voglia e soprattutto fame di manifestazioni in cui andare a visionare prodotti da festival, come li chiamo io. Questo perchè ci sono tanti produttori, registi ed autori che si discostano da quello che è il target commerciale e che puntano molto sulla qualità. Chi partecipa ad un festival non pensa alla commercializzazione del proprio lavoro , ma pensa a far conoscere le proprie idee e la propria arte. Spesso queste produzioni sono girate con due lire, magari con un telefono, ma si vede che c’è la ricerca dello sviluppo di un idea culruralmente avanzata, e il pubblico è molto estusiata di questo.
Il tuo giudizio sulle quattro edizioni passate qual’è il giudizio fino ad oggi?
Come prima cosa vorrei dire che Annarita Cocca e i suoi collaboratori stanno facendo degli sforzi enormi, e sottolineare la latitanza delle varie istituzioni, ma si sa che prima di poter ottenere degli aiuti si sa che bisogna soffrire per un po di anni. La cosa più bella dell’ AIFF è il conivolgimento della cittadinanza, dello staff di volotari che si occupa di organizzare le varie cose, dal red carpet alle transenne ecc. Questa non solo è voglia di cultura, ma voglia di creare cultura. Tornando al festival la qualità e il numero delle opere inviate al festival è sempre maggiore, siamo partiti con 200 opere circa per la prima edizione, e siamo arrivati a sfiorare le 1000 opere da tutto il mondo. Opere di qualità pervenute da ogni parte del mondo, dalla svizzera all’ asia, dall’America alla Russia, veramente tante belle pellicole di qualità. Questo perchè ormai con internet non ci sono più barriere. Un lavoro molto difficile di preselezione per poi consegnare alla giuria i papabili per la fase finale.
La qualità delle opere presentate è cresciuta negli anni rispetto alla prima edizione?
Si è cresciuta moltissimo, la qualità è molto molto alta. Arrivano produzioni molto grosse dall’ estero ma anche dall’Italia stessa con il coinvolgimento di attori importanti. Questo si rifà a quello che dicevamo in precedenza, molti attori importanti sono attratti dal girare opere nelle quali hanno libertà di esprimersi, e di interpretare ruoli che vanno al di fuori dello standard commerciale, spesso lavorando per poche lire o addirittura prestando la propria opera gratuitamente. Posso dire che per noi della giuria ogni anno è sempre più difficile scegliere le opere perchè la qualità è molto molto alta.
Il rapporto di Franco Oppini con il cinema inpendente ed a basso budget qual’è?
Il cinema inpendente lo conosco e l’ho frequentato, io stesso ho girato negli ultimi anni 2 film indipendenti. Spesso con i pochi mezzi a disposizione e soprattutto in pochi giorni si fanno veramente miracoli, e molte di queste opere sono ottimi film. Lo scorso anno io stesso con i miei ex colleghi i gatti di vicolo miracoli, abbiamo girato in quattro settimane scarse un opera che aveva anche diversi esterni, riuscendo a fare un ottimo prodotto anche con mezzi limitati. Ben venga il cinema indipendente perchè permette a persone che non avrebbero possibilità di esprimersi di tirar fuori le proprie idee. Festival come l’ AIFF sono molto importanti anche in funzione di questo, poichè redono visibili queste opere al pubblico, opere che sono realizzate da attori,registi che non hanno nulla da invidiare ai nomi più noti.
Cosa ti aspetti da questa quinta edizione dell’Ariano International Film Festival
Mi aspetto che sia un gradino in più delle precenti, nella quantità, nella qualità e soprattutto nella comprensione delle istituzioni che questo non è un fenomeno da ignorare, ma da valorizzare, non come solo come AIFF ma come idea della promozione dello spettacolo, della cultura e del territorio.
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