Bocciatura per Martin Scorsese e Netflix, vincono Tarantino e Mendes. Chernobyl è la miglior miniserie drammatica.
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Sorprese ai “Golden Globe 2020”, il miglior film drammatico è “1917” di Sam Mendes, (nei cinema a partire dal 23 gennaio). Il regista e produttore britannico, che ha dedicato la vittoria al nonno che, a 17 anni, si è arruolato nella prima guerra mondiale. si aggiudica anche la statuetta anche come miglior regista superando i super favoriti Martin Scorsese e il sudcoreano Bong Joon-Ho, “C’era una volta… a Hollywood”, conquista il premio come miglior commedia o musical del 2019, miglior attore non protagonista è Brad Pitt per l’interpretazione di “Cliff Booth”. Una grande vittoria per Quentin Tarantino che ha vinto anche un premio per la miglior sceneggiatura nella stessa categoria.
Ottima performance per “Chernobyl”, la serie tv coprodotta da Hbo e Sky Atlantic conquista le statuette come miglior attore non protagonista in film tv o miniserie a Stellan Skarsgard e premio come miglior miniserie drammatica. Russell Crowe si aggiudica il Golden Globe come protagonista della miniserie “The Loudest Voice” ma non ritira la statuetta poiché rimasto in Australia a causa degli incendi. Nicole Kidman si è commossa durante un’intervista sul red carpet. «Mi spiace. Sono distratta da tutto quel che sta succedendo in Australia», ha detto l’attrice.
Joaquin Phoenix, è il miglior attore del 2019 in un film drammatico. Mentre Olivia Coleman, nei panni della Regina Elisabetta, trionfa per “The Crown” come miglior attrice in una serie drammatica. Premi alla carriera a Ellen DeGeneres e Tom Hanks;
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