Debutta il 21 settembre, al cinema Visionario di Udine, il film indipendente “La donna di picche”, opera prima di Renzo Sovran.
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Ambientato negli anni Settanta, il film racconta l’amore tra la giovane studentessa Serena e l’operaio Tommaso, un quarantenne con velleità da scrittore. Basterà la differenza d’età tra i due a scatenare il perbenismo e l’ostracismo del paese, una piccola comunità della provincia friulana. “Sullo sfondo – spiega il regista Renzo Sovran – ci sono la fabbrica, il bar e la chiesa, per ricordare insieme come era la vita in quegli anni nei piccoli centri della provincia”. Il film vuole raccontare la mentalità dell’epoca, in bilico fra tradizione contadina e modernità, il tutto però è fortemente permeato dall’amore che il regista nutre verso questi anni, il risultato finale è quindi un racconto pieno d’affetto e nello stesso tempo dolente, drammatico e nostalgico.
“I modelli a cui mi sono ispirato nell’ideare e realizzare questo film – spiega Sovran – sono soprattutto i classici della commedia all’italiana, dove, a uno sguardo benevolo su personaggi e situazioni veniva quasi sempre affiancata una vena malinconica, se non a volte perfino tragica”. “I registi cui ho pensato mentre lavoravo al mio film – continua – sono Scola e Monicelli ma anche Avati, per il suo sguardo unico sul mondo rurale, e Ozpetek per la sua straordinaria capacità nel ritrarre le figure femminili. Nelle opere di questi autori, notevole importanza rivestono i personaggi di contorno, caratterizzazioni cui io ho cercato, modestamente, di avvicinarmi”.
Nella lavorazione del film, come spiega l’autore, la parte più difficile, considerando che si tratta di una produzione low budget, è stata la ricostruzione storica, su cui si è lavorato con particolare attenzione per evitare qualsiasi anacronismo.
“Questo tipo di lavoro – spiega Sovran – è stato particolarmente impegnativo soprattutto nelle scene di massa, come la sagra del paese che vedeva impegnate oltre cento comparse”.
Un film corale, quindi, dove ha svolto un ruolo fondamentale l’intesa fra gli attori, per la maggior parte non professionisti, e i tecnici.
Il film è prodotto da Flavio Zanello con The Box records per Zerozerobudget, D&L movies e Backfilm Productions, tra gli interpreti Ludovico Rigonat, Betty Maier, Paolo Massaria, Claudio Saccavino, Stefania De Michiel, Stefano Mussinano, Fabio Saccavino, Massimo Trevisiol, Andrea Tracanelli, con la partecipazione della cabarettista Catine e di Alessandro Pomarè di Udinese tv. Nel cast tecnico Luca Bertossi e Gian Pietro Nadalutti (fotografia), Nadia Avon (direzione di produzione), Claudia Dallavalle, Lorenzo Cattarossi, Nicola Skert e Massimo Bocus. Tra gli sponsor, La San Marco, marchio storico per la produzione di macchine per il caffè, e il pastificio Sapori Antichi di Villa Santina. Nella colonna sonora non poteva mancare “La donna di picche” di Little Tony. Dopo il debutto al cinema Visionario di Udine, le proiezioni continueranno a Spilimbergo, il 28, 29 e 30, a Maniago, il 5 ottobre, e quindi a Trieste, al teatro San Giovanni, il 4 e 5 novembre.
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Il trailer e diverse anticipazioni si possono già trovare sul canale Youtube del regista Renzo Sovran, cliccando qui