iMOVIEZ Magazine intervista l’attore Michele Fazzitta, attualmente in scena al Teatro Sala Uno con lo spettacolo “Finis Africae”
iMOVIEZ Magazine intervista l’attore Michele Fazzitta, attualmente in scena al Teatro Sala Uno con lo spettacolo “Finis Africae”
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Michele Fazzitta è nato a Crotone il 3 marzo 1987, diplomato presso l’Accademia Teatrale Teatro Azione di Cristiano Censi e Isabella Lo Bianco, ha esordito in tv nella sitcom Buttafuori con Valerio Mastandrea e Marco Giallini. Ricordiamo le sue più rilevanti partecipazioni televisive in “Un medico in famiglia 7”, “Onore e rispetto 3”, “Rossella 2”, “Un matrimonio” e “Le nozze di Laura” con la regia di Pupi Avati. Ha partecipato anche a “Un viaggio di cento anni” un docu-film in cui si racconta la nascita e l’evoluzione della ferrovia italiana. A febbraio lo vedremo su canale 5 con la fiction “Amore pensaci tu” con la regia di Vincenzo Terracciano.
Michele, parliamo dello spettacolo “Finis Africae”, in scena a Teatro Sala Uno (Roma) dal 5 all’8 gennaio, che ti vede interprete di un monaco benedettino.
Lo spettacolo, con la regia di Massimiliano Dau, prende spunto dal best seller mondiale di Eco per risolvere il misterioso enigma celato nel labirinto della biblioteca più grande della cristianità. Nella messa in scena, il maestro Guglielmo da Bascavilla e il giovane Adso da Melk, protagonisti di un appassionante ed emozionante viaggio alla scoperta del Medioevo ( 1300 ), pongono in evidenza la necessità di utilizzare la propria intelligenza, la propria conoscenza e creatività per affrontare le difficili prove a cui ogni giorno la vita ci sottopone. Attraverso il ragionamento, l’intuizione, l’esperienza, lo studio delle lingue, delle scienze umanistiche e matematiche, Guglielmo da Baskerville conduce il giovane allievo Adso alla soluzione finale.
Com’è stato interpretare il ruolo di un monaco?
Davvero una bella esperienza. Il personaggio che interpreto, Severino, padre erborista, uomo dotto e allo stesso tempo un po’ bizzarro, è un personaggio importante alla risoluzione del mistero che avvolge l’abbazia. Colgo l’occassione nel ringraziare il regista Massimiliano Dau e tutti i miei colleghi che subiscono i miei scherzi anche in scena.
Un Romanzo difficile da mettere in scena, come avete fatto?
Lo spettacolo unisce in una unica traccia il teatro, il cinema e il teatro delle ombre. Tra scena e video si alternano circa 20 attori che passano dalla scena teatrale a quella cinematografica senza soluzione di continuità creando un rapporto tra l’immagine e l’attore vivo sulla scena decisamente affascinante
Prossimi impegni?
Intanto vi aspetto a teatro fino all’8 Gennaio, poi il 13 siamo al teatro Sistina, Altri progetti in vista ma incrociamo le dita ancora non si possono svelare.
Un sogno nel cassetto?
Bhè, già il massimo dei sogni è quello di poter fare ciò che più piace, fare l’attore è un mestiere bello ma allo stesso tempo difficile, però se proprio vogliamo parlare di sogni, vorrei poter far valorizzare la mia terra la Calabria con opere cinematografiche che ne apprezzano le bellezze invece di altro, bhè direi di fare un appello alla Film Commission Calabria di valorizzare sia attori che luoghi del posto, da quel punto di vista siamo molto fermi, speriamo ci sa un cambiamento al più presto.
Come lo vedi il futuro?
Domanda difficile diciamo che preferisco sapere cosa fare domani.
E’ vero che in diversi lavori sei stato scelto tramite i nostri casting?
Si , e ringrazio molto iMOVIEZ Magzine e le persone che lavorano nella redazione, per il servizio sempre affidabile e professionale.
Grazie Michele per questa intervista, speriamo di riaverti presto sulle nostre pagine.
Grazie a tutti voi. Un caro saluto a tutti i lettori
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Michele Fazzitta – IMDb
