Durante un tipico pranzo domenicale si ritrovano e interagiscono i componenti di due nuclei familiari: la famiglia “X” e la famiglia “Y”. Dietro due nomi apparenti, due diversi prototipi umani a confronto,due esasperate caricature che dell’intreccio di tensioni e perversioni opposte ci mostrano con grottesca ironia l’atemporle e trasversale mostruosità della famiglia, questo è il plot del nuovo spettacolo teatrale di MADABÓ Teatro che andrà in scena il prossimo 12 Novembre al Teatro della Memoria di Milano. Il “Pranzo della domenica” è un rito attraverso cui si riuniscono e interagiscono i componenti di quel modello sociale meglio noto come “famiglia”. In scena vediamo confrontarsi due nuclei: la famiglia “White” e la famiglia “White”. Dietro due nomi identici, due diversi prototipi umani: patriarcato e matriarcato, figli emancipati e figli castrati, austerità e mondanità degli stili di vita, rapporti di forza uguali e contrari… Queste figure, riscontrabili nella vita di tutti i giorni, qui diventano la caricatura di sé stesse nell’esasperazione di ogni componente fisica e psicologica. La messa in scena è uno studio sulla natura delle dinamiche familiari e su come queste si siano evolute o involute nella contemporaneità. L’opera nasce da un’analisi sul testo “La Trasmograficazione”, una breve commedia grottesca scritta da Wandy Hammond, autrice americana della seconda metà del ‘900, la quale mette in scena le dinamiche e i rapporti familiari con un linguaggio parossistico e surreale. In questo caso sono due le realtà che nell’intreccio di tensioni e perversioni differenti ci mostrano l’atemporale e trasversale mostruosità della famiglia.
Ma conosciamo meglio cos’è Madabò Teatro, “Madabò” è un’esclamazione parmense che significa più o meno “Ma davvero?!” ed esprime una sensazione di ingenuo stupore per i piccoli o grandi eventi della vita. Un primo nucleo della compagnia (costituito da Alessandro Becchi, Jessica Scorza, Guido Martella e Irene Zucchiatti) si è formato attraverso un percorso didattico con Raul Manso iniziato nel 2011 e si è consolidato negli anni attraverso la preparazione di saggi, lezioni aperte e spettacoli fino a raggiungere la sua composizione attuale. Partendo da uno studio prettamente legato al realismo psicologico il lavoro del gruppo si è nel tempo articolato con la sperimentazione di diversi linguaggi che, spaziando dal grottesco al naturalismo e al teatro-danza, gli hanno dato modo di mettere alla prova le proprie capacità di adattamento e coesione. A Milano, ancora in uno stato embrionale, la compagnia ha debuttato con lo spettacolo “L’uomo che diventò cane” nel 2013, replicato l’estate dello stesso anno a Manarola (SP). Il percorso prosegue l’anno successivo con gli “Studi sulla Tragedia” e “La Trasmograficazione”. Nell’anno 2014/2015 il gruppo incontra Aurora Mamprin e Andrea Borgomaneri e si costituisce ufficialmente come compagnia debuttando all’IT Festival di Milano con “Il Pranzo della Domenica”. La pièce è il frutto di un percorso intrapreso con Maria Sara Mignolli, volto a indagare il testo in chiave iperrealistico-grottesca attraverso l’uso di partiture ritmiche e fisico-gestuali.