In occasione della presentazione di Beata Ignoranza, Roberta Nardi intervista il regista Massimiliano Bruno.
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Beata Ignoranza, una commedia diretta da Massimiliano Bruno e prodotta da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film e Rai Cinema, è in uscita nelle sale oggi, 23 febbraio 2017 per 01 Distribution! Il tema che si affronta è di estrema attualità, andando il film ad indagare il mondo della dipendeza dai social network.
Prima di tutto, abbiamo chiesto al regista Massimilano Bruno di darci il suo parere su quanto sia utile e giusta questa dipendenza. Si deve combattere, e se si che in che modo, il “consumismo social”?
Rimanendo se stessi. Senza farsi fagocitare dalla rete e senza dimenticare la qualità della vita. Leggere un buon romanzo, andare a teatro e al cinema, passeggiare e chiacchierare con un buon amico restano cose fondamentali. Non dobbiamo perdere le sane abitudini.
La rete può far perdere di vista ad una persona le sue vere passioni. A Lei è mai successo? Da qui deriva la sua scelta, qualche tempo fa, di “spegnere” per un pò il suo profilo?
Sono partito da questo mio post su fb di 4 anni fa e ho capito che dovevo cambiare: “C’è Facebook, Twitter, WhatsApp, la mail di Tiscali, la mail di Gmail, il blog, il sito ufficiale, Repubblica On Line, E-bay, Google Maps, Youtoube e tutto il resto… Leggo molti meno libri, ascolto ogni tipo di musica che non mi interessa, leggo notizie inutili, passo il tempo a spingere “mi piace” su petizioni per salvare canili o per promuovere spettacoli qualsiasi (tutti imperdibili), leggo considerazioni pseudo-divertenti sulla vita da parte di persone che se non fosse per internet non frequenterei, sono circondato da centinaia di messaggi sarcastici, da migliaia di frasette ironiche, da foto buffe a sfondo sessuale a vignette ironiche sul politico di turno. Sono annichilito dal nulla mentre osservo esanime foto di persone al mare, in montagna, in campagna, che giocano a freccette, che bevono un mojito, che scorreggiano, che recitano, che si baciano, che si tuffano, che urlano felici che sono giovani o che sono vecchi e conosco tutte le pose di tutti i figli di tutti i miei conoscenti che abbreviano tutto e mandano cuoricini e sorrisetti a rotta di collo. Dico spesso la parola “clicco”, sento spesso la parola “twitto”, uso più spesso la frase “te lo linko” che la frase “come stai?” Sono artefice zelante di questo mondo del nulla dal quale un giorno o l’altro forse avrò la forza di uscire… Intanto chiudo gli occhi e sogno di camminare a Villa Ada canticchiando Ragazzo Mio di Tenco osservando bambini sgualciti giocare a pallone e aquiloni librarsi in volo nel cielo azzurro e sedendomi infine su una panchina di fianco al mio amore per sapere prima di tutto come sta e per darle finalmente un bacio.”
Oggi il film esce in tutti i cinema. Secondo la sua previsione, anche in base ai consensi riscontrati nella visione dell’anteprima e nella conferenza stampa, ci si può aspettare un successo pari alle precedenti pellicole, Viva l’Italia e Confusi e felici?
Me lo auguro ma per me è un successo già aver fatto questo film così bizzarro a cui tenevo molto. Il botteghino è un terno a lotto derivante da dinamiche misteriose e, comunque, non è tutto. Staremo a vedere…
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Beata Ignoranza – Trailer Ufficiale