Vittima di un trauma di un trauma causato dal terremoto, Sergio sopravvive graziato dalla sorte e e ai soccorritori. La sua mente però, rimane vittima della persecuzione dei ricordi, che non lo abbandonano mai. Ogni secondo della sua vita è scandito dalla confusa sensazione di vivere in bilico tra un fantasma, una paura, una brivido di sopravvivenza. Da una esperienza così forte, che annulla ogni capacità di reagire di fronte alla catastrofe, ogni percezione si modifica drasticamente, e il cortometraggio di Emanuele Michetti rende perfettamente l’idea di questo vacillare insano e instabile. I Frammenti a cui il protagonista è legato sono scaglie di vetro che minacciano la sua esistenza e il suo cuore, quanto simbolici brandelli conficcati nella mente, forse ricordi, rimpianti, incubi. L’opera di Michetti, è molto essenziale e silente, una narrazione atipica, soprattutto nel mescolamento dei tempi e delle narrazioni. Michetti ha trovato una forma appropriata perl raccontare un’ esperienza così drammatica , ed essere giustamente apprezzato all’estero (tra cui spiccano ben cinque riconoscimenti tra Los Angeles e New York); A dare una notevole impronta al film contribuiscono anche la colonna sonora, gli effetti ben realizzati e una fotografia molto ben studiata.
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