Si è rivelato un curioso esempio di horror italiano, Bloodline. Un pastiche a basso costo che omaggia esplicitamente l’horror italiano e americano degli anni ’80, contaminato, citazionistico e un po’ sgangherato, con tanti difetti di sceneggiatura ma altrettante buone intenzioni e una evidente buona dose di passione messa nel progetto dal regista Edo Tagliavini e da tutto il cast tecnico e artistico (nel primo, figurano tra gli altri i nomi eccellenti di Claudio Simonetti alla colonna sonora e di Sergio Stivaletti al trucco). Proprio il regista, insieme al produttore Mario Calamita e agli attori Francesco Malcom e Paolo Ricci, ha presentato il film in conferenza stampa a Roma, rispondendo alle tante curiosità dei giornalisti presenti. Tagliavini gioca di accumulo, dimostrando una libertà creativa che a tratti sembra ricordare il glorioso passato del nostro cinema di genere. Complice probabilmente la collaborazione di Antonio Tentori alla sceneggiatura, Bloodline si muove con destrezza all’interno di un universo del quale sembra conoscere bene ogni singolo elemento caratteristico, fagocitando con passione e umiltà la lezione dei grandi artigiani del settore. Senza eccessive derive cinefile e senza altezzosità: a differenza di altri prodotti simili (l’indifendibileIn the market di Lorenzo Lombardi), Tagliavini ha il pregio di non perdersi in chiacchiere, evitando di dover giustificare una mattanza finale facendola precedere da inutili lungaggini; piuttosto, dimostra un discreto senso del ritmo, nonostante alcune approssimazioni di messa in scena e un citazionismo visivo troppo sbandierato (a metà strada tra i flash à la Balaguerò e i fantasmi di Ju-On: The Grudge). In più, ovviamente, tutti i difetti tipici di una produzione a basso costo: recitazione e dialoghi non raggiungono la sufficienza minima richiesta e l’ironia non sempre centra il bersaglio, ma allo stesso tempo c’è da riconoscere come, in controluce, riescano comunque ad emergere idee e una visione compatta del genere. Idee non sempre ben sviluppate, è vero, ma almeno ci sono e non è poco: non siamo certo dalle parti di un Lorenzo Bianchini (i suoi Lidris cuadrade di tre e Custodes Bestiae rimangono i migliori prodotti indipendenti degli ultimi anni), ma per fortuna neanche di quelle del già citato Lombardi, o di un La notte del mio primo amore. Preferiamo quindi manifestare una sorta di clemenza nei confronti di Bloodline, attendendo con simpatia e curiosità Tagliavini alla difficile prova dell’opera seconda, nella speranza ovviamente di non rimanere delusi (come accaduto invece con Gabriele Albanesi e il suo mediocre Ubaldo Terzani Horror Show, dopo il piacevole esordio con Il bosco fuori). Tra gli interpreti, da segnalare la presenza dell’ex pornostar Francesco Malcolm, mentre gli effetti speciali di Sergio Stivaletti e le musiche di Claudio Simonetti (che in alcuni momenti sembra riciclare un pezzo da La terza madre), come loro solito, riescono a garantire l’interesse dei fan.
Trama
Sandra e il suo collega Marco vengono incaricati dal loro capo di realizzare un servizio sul backstage di un film pornografico “d’autore”, come sorta di ricatto per non essere licenziati. Tutto rientrerebbe nella normale routine giornalistica se la location non fosse quella dove, 15 anni prima, venne uccisa la sorella di Sandra, per mano di un serial killer chiamato il Chirurgo.Chi è l’assassino che emula il ben noto serial killer? Ma soprattutto, perché i corpi da lui mutilati tornano in vita come demoni assetati di sangue?Sandra decide di accettare comunque l’incarico, ma si ritroverà coinvolta in una nuova serie di crimini efferati.
Regia: Edo Tagliavini
Anno di produzione: 2010
Durata: 94′
Tipologia: lungometraggio
Genere: horror
Paese: Italia
Produzione: OPENcinema
Distributore: Distribuzione Indipendente
Data di uscita: 09/12/2011
Formato di ripresa: Full HD
Ufficio Stampa: Grandivettori pr / Ornato Comunicazione
Titolo originale: Bloodline
Altri titoli: Dead Lines, The Blood Line
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