“Canepazzo” di David Petrucci, in concorso al RIFF – Rome Indipendent Film Festival, testimonia l’ amore per il cinema di genere che va oltre le mode. Di film sui serial killer ne abbiamo visti arrivare tanti da da qualsiasi parte del mondo, americani in testa , possiamo citare il famosissimo ed acclamatissimo “Il silenzio degli innocenti” ma di titoli nepotremmo dire tanti sia prima e sia dopo quello nominato. Quest’opera autoprodotta dall’ intero cast richiama le più quotate opere americane, a partire dalla netta divisione tra il lavoro sulla regia e quello sulla sceneggiatura. Nel caso di “Canepazzo” infatti, Igor Maltagliati scrive e David Petrucci dirige. Ci troviamo così una sceneggiatura equilibrata e limpida, che fa della coerenza il suo punto di forza. Buona definiremmo la regia che, facendo del ritmo il suo principale pregio, che si manifesta un linguaggio efficace e funzionale ( le scene di violenza funzionano nonostante le limitate possibilità del basso budget) e una direzione degli attori alla quale non c’è niente da rimproverare. Un ulteriore apprezzamento va agli interpreti, intonati e ispirati; solo per fare qualche nome, Giuseppe Schisano e la brava Myriam Catania. Il film magari, anche per le sue scelte di base, non brilla di originalità, ma è ben girato ed è un’opera che, in un festival indipendente come quello che si sta svolgendo, merita di essere in concorso.
Regia: David Petrucci
Con: Giuseppe Schisano, Gian Marco Tavani, Marco Bonetti, Franco Trevisi
Sceneggiatura: Igor Maltagliati
Produzione: David Petrucci Films
Distribuzione: /
Anno: 2012
Durata: 82’