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Festival del cinema italiano decima edizione

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I riflettori sono puntati costantemente dallo scorso 17 gennaio fino al prossimo 26 febbraio sulla decima edizione del “Festival del Cinema Italiano visto da Milano”. È, questo, un appuntamento fondamentale e complesso che la città offre alla settima arte, grazie all’organizzazione della Fondazione Cineteca Italiana e al sostegno della Direzione Generale Cinema – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Agis Lombarda.
L’appuntamento vuole dare risalto e voce alle produzioni nazionali, con forte attenzione per le nuove proposte innovative, con poetiche e stili di produzione differenti e variegati, indipendenti e autonomi, in cui le capacità attoriale e autorale non siano vincolate se non dalla passione per la creazione e per l’arte


Con questa rassegna il cinema italiano post moderno si fa luce e strada a livello internazionale, dato che ogni anno aumenta l’interesse da parte di spettatori, di qualsiasi generazione, non solo italiani. Dopo 10 anni il festival ha aumentato le sedi e le sale dove si terranno le proiezioni, definendo, così, una portata più ampia e territorialmente più comprensiva: dallo Spazio Oberdan a Milano per arrivare alla Nuova sala del Museo Interattivo del Cinema (MIC), viale Fulvio Testi 121, Milano; dall’ Area Metropolis 2.0, via Oslavia 8 Paderno Dugnano fino a sbarcare a Como presso il Cinema Astra.
Le eccellenze nostrane e le firme italiane si fanno strada sugli schermi della cinematografia più vivace e vitale che possa offrire il panorama artistico attuale. Fa sperare la presenza sempre più massiccia di spettatori giovani che seguono il calendario degli eventi con continuità, che risulta essere sempre più ricco, soprattutto se si considerano le opere presenti e selezionate nelle diverse sezioni, dai contenuti avvincenti e dall’estetica interessante.
Si parte con le Anteprime lungometraggi e documentari, dove trovano accesso lavori non ancora distribuiti e presentati in anteprima.
Qualche nome occorre farlo: La Bas – Educazione criminale di Guido Lombardi, in programma venerdì 17 febbraio allo Spazio Oberdan, con la presenza del regista, è una commistione tra fiction e documentario, e narra la storia di un ragazzo costretto a intraprendere la vita microcriminale per puro spirito di sopravvivenza. Uno sguardo non manca di darlo ai documentari in programma. Citiamone alcuni: Inconscio italiano di Guadagnino, domenica 26  febbraio allo Spazio Oberdan, in presenza del regista Luca Guadagnino, e Andata e ritorno di Donatella Finocchiaro, lunedì 20 febbraio sempre allo Spazio Oberdan, alla cui proiezione sarà presente la regista.
Milano è festeggiata durante la rassegna, tanto da diventare protagonista sullo schermo di opere che raccontano della città, scritte ed eseguite da autori che hanno un rapporto con la metropoli, realizzate da produzioni indipendenti milanesi con grande passione per
la cinematografia. Stiamo parlando de la retrospettiva dedicata a Milano, in cui si trovano opere minori, ma non per questo di qualità inferiore rispetto a quelle più famose e, comunque, utili e funzionali a fare comprendere meglio il ruolo sociale e culturale che la città ha sempre espresso, e tuttora esprime. Si passa, così da La rimpatriata (D. Damiani, 1962) a Il disordine (F. Brusati, 1962, da Milano nera (G. Rocco, P. Serpi, 1963) a Kamikazen – Ultima notte a Milano (G. Salvatores. 1987); per arrivare, infine a Una storia milanese (E, Visconti,1961) e Forza cani (M. Spada, 2001), citandone alcuni del ricco numero. Un incontro dedicato al volume È un meridionale però ha voglia di lavorare, edito da Franco Angeli, ripercorrerà luoghi e volti immortalati dalla fotografia di immigrati dal Sud d’Italia, fenomeno che ha caratterizzato l’identità sociale e civile della nostra città.
Nella sezione Film dell’anno e documentari ci saranno documentari e lungometraggi già ospitati nella precedente edizione e visti nei principali festival.
Rotaie di Mario Camerini avrà la sua anteprima milanese allo Spazio Oberdan come evento speciale della rassegna, la cui proiezione sarà accompagnata dalle note suonate dal musicista Carlo Casillo. Infine al Concorso “Rivelazioni” il pubblico sarà partecipe in prima persona: chi vorrà comporre la giuria popolare che dovrà scegliere e selezionare il film di produzione indipendente di un giovane autore, non ancora distribuito, potrà farlo iscrivendosi e dando la propria  disponibilità.

   
 
 
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