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ROBERTO GALLANT, RACCONTA IL SUO NUOVO CORTOMETRAGGIO DUE PORTE

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Due Porte di Roberto Gallant è una storia contemporanea, ma con un aspetto teatrale che ricorda quasi il medioevo nei suoi colori e fattezze. Una comunità alternativa dove la legge è regolata attraverso la scelta, da parte dell’imputato di aprire solo una di due porte alle quali è condotto e davanti alla comunità stessa che lo condanna a questa scelta.I processi in questa comunità avvengono di notte e sono avvenimenti a scopo di intrattenere con festività e celebrazioni la stessa comunità.Le mie radici nel cinema provengono dall’uso di una buona fotografia che si distingua, mio padre e mio zio sono stati infatti entrambi maestri in questo campo, ed io stesso, anche come regista ho lavorato a questa arte della fotografia con buoni risultati. Capisco perfettamente quindi come regista e direttore della fotografia l’importanza di una buona fotografia e di luce controllata su un set di questo tipo. Secondo i clip_image002grandi maestri come Vittorio Storaro (AIC) l’avvento del digitale nel cinema dovrebbe migliorare in qualche modo quello che si riusciva a fare con la pellicola. Se girare in digitale vuol dire compromettere i risultati, anche minimamente allora la tecnologia non ci ha aiutato dichiara Storaro. La supremazia del cinema americano ed inglese si sta muovendo verso il digitale e con ottimi risultati, specialmente quando l’uso di effetti speciali è richiesto in post. E qui emergono macchine da presa comunemente usate sui set dei più grandi films come la ARRI ALEXA, usata nel film Birdman e quanti altri, la SONY, La RED DRAGON ed ora c’è una nuova arrivata che è pronta a scommetere la sua supremazia, proprio per dare giustizia al discorso di Storaro nel quale la tecnologia ha la responsabilità di migliorare e non di farci scendere a compromessi. Perchè ho deciso di girare Due Porte in super 35 mm utilizzando la nuova Panasonic Varicam P2 35 con lenti Panavision, perchè questa macchina con 14 stop di dinamicità e fino a 14000 iso , si presenta ideale a girare tutto il film e con grande attenzione alle scene di ambientazione notturna che fanno parte di un buon 70{3b869ffffd3f5f06dd7d0c33d911d8243c71dbf073860872c4cde56af92b78da} del film stesso. Gireremo in formato 5K ed in RAW, con lenti formato super 35 per una colorazione da maestro su piattaforme come Davinci proprio per avere il formato cinema tanto desiderato dai grandi maestri della fotografia, anche sul formato digitale. Questo corto deve avere tutte le attenzioni di un grande film proprio per la responsabilità della storia che si vuole narrare che è tratta da un grande classico della letteratura americana e girato in due lingue proprio per facilitarne la divulgazione negi Stati Uniti di una versione originale in inglese che porterà il titolo di STRUCK. Due Porte nella versione italiana. Quindi la scelta per me è stata ovvia nell’uso della Varicam P2 35 vs la ARRI LEXA e credo di poter dare attraverso la realizzazione di Due Porte competentemente un avvio all’uso più divulgato di questa nuova meravigliosa macchina da presa, e per tutti i buoni motivi.

  
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