Per iMOVIEZ Magazine intervistiamo oggi Stefania Sanesi, attrice cinematografica e teatrale e ballerina professionista. Ciao Stefania, parlaci innanzitutto della tua passione per la danza La mia passione per la danza e’ piu’ che respirare. Vuol dire tirare fuori tutte le emozioni attraverso il ballo. Il ballo e’ la maschera che porti e attraverso la danza puoi fare le piu’ belle scoperte su di te. Durante un periodo difficile per me in cui stavo sempre a letto la danza e’ stato il motivo per rialzarmi. Come ambito artistico preferisci il cinema o il teatro?Come ambito artistico amo allo stesso modo teatro e cinema.in teatro il make up e’ piu’ esagerato le notti piu’ folli dopo l’adrenalina della ‘prima’.
Il cinema e’ un lavoro diverso dove ogni cosa che fai deve essere ben curata e precisa. Nel cinema bisogna stare attenti all’immagine e mantenersi in forma e studiare di continuo perche’ e’ un percorso infinito in cui non si finisce mai di imparare come dare le emozioni e il personaggio in telecamera
Il tuo primo cortometraggio è l’horror Ombra di Alessio Biagioni, raccontaci questa esperienza.
‘Io amo ombra’ perche’ in un giorno di set per me il primo ufficiale ho imparato 30 cose in un giorno solo. Sul set devi prendere tutto subito e questo e’ il bello. Quando meno te l’aspetti c’e’ un cambiamento di una scena e devi stare attenta. Ho imparato tanto
Parlaci del tuo personaggio nel corto
Il mio personaggio nel corto e’ Nel mio corto il personaggio e’ Pamela, una modella e per me e’ stato un successo fare questa esperienza in Ombra
Raccontaci la tua esperienza a Lady Burlesque.
In Lady Burlesque l’avventura e’ partita con un motto esiste solo un piano a entrare in accademia e mi sono lanciata in questa impresa. Tutto e’ iniziato mandando una mail con la mia foto e descrivendo me stessa.poi sono arrivate le prime selezioni e ce l’ho fatta. Nella seconda selezione aspettavo l’esito con cosi’ tanta ansia…
Parlaci delle tue altre esperienze nel mondo dello spettacolo.
Se dovessi elencare ogni esperienza nel mondo dello spettacolo ci vorrebbe un manuale. Esempio un lavoro in cui ho messo tanto amore e’ stata la sfilata in Piazza di Spagna per A light to freedom a Natale appena arrivata a Roma… poi la cosa divertente e’ dove ho trovato i lavori un giorno ero a fare un casting per un film esco a prendere un caffe’ a cinecitta’ conosco un attore di romanzo criminale e mi viene offerto il ruolo principale in “Periodo di prova” la mia prima commedia teatrale
Poi ogni lavoro e’ una ricarica fisica e mentale come il videoclip frankie il gallo. Insomma quando mi ammoscio il lavoro e’ la mia carica. L’esperienza piu’ dura e’ stato il musical momenti di cura dove bisognava lavorare tutto il weekend e per me il week a Roma era il momento in cui amavo godermela di piu’..
Hai recitato in un altro horror, “Il suicidio della rivoluzione”, parlaci del tuo personaggio.
Nell’ultimo horror in cui ho recitato per Alessio Biagioni non ho avuto un mese per entrare nel personaggio ma mi sono trovata a imparare la mia pagina di battute e a prendere appunti in un unica notte. In quella particolare situazione il mio personaggio era una ‘cattiva’ e ho imparato a velocizzare un sacco le cose da fare sul set.
Progetti per il futuro?
Oggi che mi appresto a scrivere questa intervista non so cosa dire riguardo al futuro perche’ ogni volta ai miei dico e’ l’ultimo lavoro dello spettacolo che faccio poi sarete contenti e trovero’ un lavoro serio. Quel momento non e’ ancora arrivato..
Grazie per l’intervista. Lasciaci una frase o un pensiero che ti caratterizza
Essere un attrice e’ un lavoro splendido e sarebbe impossibile trovare una frase di sintesi per questa stupenda occupazione. Posso dirvi che mi porto dietro la recitazione da quasi 10 anni ed e’ il fardello piu’ leggero e piacevole che abbia mai avuto
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