Il giorno dell’odio di Daniele Misichia, è un opera indipendente costata circa 2000 euro, che ha richiesto un anno di lavorazione per essere ultimata. Una crime story dallo stile underground che parla un linguaggio crudo e violento, che acquista potenza dal suo essere nervoso e instabile. Camera perennemente a mano, inchiodata sul volto del protagonista, dialoghi realisti e secchi impastati di dialetto, location volutamente spoglie e degradate,stile è visivamente sporco, voluto da una scelta registica fredda quasi documentaristica, corredata da un’ ottima scelta musicale e da una buo,a interpretazione generale degli attori, che però si cimentano in dialoghi per lo più dialettali, un film vecchio stile, come nella tradizione dei poliziotteschi italiani. L’opera però non manca certo di difetti ,a partire da un finale fin troppo telefonato ( Carlito’s way) fino all’abuso degli immancabili schizzi di sangue sulla telecamera , camera che in alcuni punti ondeggia fin troppo dando l’impressione di una mano inesperta, ma sono peccati facilmente perdonabili visto lesiguo budget a disposizione per la produzione di questo film.
Sinossi
Il film è ambientato a Roma, in una cornice di malavita e organizzazioni criminali dedite allo spaccio di droga e al traffico di armi. E’ un noir drammatico, che narra di un giorno infernale, attraverso le vite dei personaggi coinvolti in attività illecite.
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- Regia: Daniele Misischia
- Anno di produzione: 2011
- Durata: 72′
- Tipologia: lungometraggio
- Genere: criminalità/drammatico/thriller
- Paese: Italia
- Produzione:Noose Industry
- Formato di ripresa: HDV
- Camera: Sony HC1, Zeiss Zoom Lenses
- Post Produzione: Filmart Pictures Laboratory e Noose Industry Laboratory di Roma
- Formato di proiezione: 35 mm e D-Cinema, colore
- Titolo originale: Il Giorno dell’Odio
- Altri titoli: Hell of a Day
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