Jack Gallo nasce a Crotone nel 1974, raggiunta la maggiore età e finiti gli studi si trasferisce a Bologna dove per caso si avvicina al mondo della recitazione partecipando come figurante in un videoclip di Max Pezzali e Fiorello, Dopo questa esperienza inizia la Scuola di recitazione del Teatro Bibiena di Giorgio Trestini a Bolognae e contemporaneamente a fare la spola tra la città emiliana e Roma dove frequanta diversi workshop ed iniza a lavoara in alcuni i cortometraggi fino al 20111 quando ottiene un ruolo nel Film “L’ultimo libro” di G. Tarantino con Naike Rivelli ,e nel film “Ameriqua”con Bobby Kennedy, Giancarlo Giannini (di cui è anche un grande ammiratore) e Alessandra Mastronardi. Negli anni ottiene numerosi ruoli in diverse produzioni indipendenti e non.
Ciao Jack, raccontaci com’è iniziata la tua carriera e chi ha scoperto il tuo talento?
Il mio primo set è stato in occasione del videoclip “COME MAI” degli 883 in coppia con Fiorello nel 1993; mentre la mia prima esperienza cinematografica vera e propria è stata nel film “AMERIQUA” con il grande Giancarlo Giannini.Giorgio Trestini è stato il mio maestro ed è stato colui che ha portato alla luce il mio talento facendomi sfrutare al massimo le mie potenzialità.
Cosa significa fare l’attore?
L’attore è una persona che non smette mai di mettersi in gioco cercando di studiare per migliorarsi. Fare l’attore è un mestiere molto difficile che comporta rinunce, sacrifici ma soprattutto tanta passione credendo fermamente in ciò che fa distinguendosi da chi vuol fare cinema solo per avere notorietà .
Che ruolo hanno le emozioni nel tuo lavoro?
Emozioni e sentimenti ricoprono un ruolo importante, sono qualcosa di profondamente personale che devono emergere al momento giusto per arrivare a toccare il cuore del pubblico.
Hai mai pensato di diventare regista?
Rientra sicuramente in un mio progetto futuro…del resto tutti gli attori di un certo calibro intraprendono questo percorso dopo anni di esperienza recitativa ovviamente. Penso che i migliori registi siano coloro che hanno provato in primis la recitazione perché sanno quanto sia importante stare sia dietro che davanti a una telecamera per tirar fuori il meglio che c’è in ogni attore.
A novembre ti abbiamo visto sfilare sul red carpet del ROMA FICTION FEST. Raccontaci questa esperienza.
Sono stato a questo importante festival in occasione della proiezione della serie televisiva “NERO”, una fiction TV di genere Pulp/Noir di 6 puntate in cui interpreto il ruolo di “GREG”, un bullo, aiutante di una ricca vedova di un malavitoso locale. E’ stata un’esperienza molto emozionante, paragonabile quasi a quella del Festival Cannes del 2014, dove ho partecipato con un altro lavoro cinematografico.
Grazie per l’intervista, e in bocca al lupo colgo l’occasione di questa bellissima Grazie a voi di iMOVIEZ Magazine e colgo questa occasione per salutere tutti i vostri lettori.
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